Assemblea Teatro propone una serata speciale per incontrare la musica e le parole di Luigi Tenco, indimenticabile interprete della canzone italiana di qualità. Cantautore da ricondurre certamente alla cosiddetta “scuola genovese”, ma con radici piemontesi, essendo nato in provincia di Alessandria a Ricaldone.
Per questo motivo “UN PIEMONTESE A GENOVA – I PERCORSI TRA PAROLE E MUSICA DI Luigi Tenco”, rappresenta un’occasione per ripercorrere l’opera dell’artista, ancora oggi amatissimo dal pubblico italiano, avvalendosi anche della presenza di ospiti d’eccezione quali Fabio Barovero dei Mau Mau, Andrea Satta, dei Tetes de Bois, e Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, che conferma l’attualità del lavoro del cantautore piemontese.
La serata è occasione anche per la presentazione assoluta del CD “L’aria triste che tu amavi tanto”, prodotto con l’etichetta Mescal, colonna sonora di uno dei recenti lavori prodotti da Assemblea Teatro nelle ultime stagioni teatrali. Il CD, registrato dall’ensemble piacentino di Edoardo Cerea, con le voci recitanti di Gisella Bein e Monica Fantini, è una ricca sintesi di quanto lo spettacolo propone. Un viaggio attraverso le suggestioni musicali, affrontato con sensibilità e rispetto dal gruppo di musicisti che hanno reinterpretato le sue canzoni con modernità di suoni e di arrangiamenti.

Luigi Tenco è una figura importante ed atipica del panorama musicale del nostro paese: anticonformista e schivo, ha saputo attraversare la storia musicale, degli anni del boom economico, senza cedere alla facile seduzione della “canzonetta”, imparando invece ad utilizzare il meccanismo della comunicazione musicale con efficacia, aprendo assieme ad altri interpreti (come Fabrizio De Andrè legato a Tenco da una solida amicizia), la strada della “canzone d’autore”.
Ciò che colpisce maggiormente in Tenco è la capacità di emozionare ancora oggi con la sua musica e le sue parole, un flusso emotivo che riesce a coinvolgere tutti, anche i più giovani, quelli che non hanno vissuto gli anni sessanta della canzone, ma che vedono nel suo uso della lingua, un punto di riferimento nel panorama musicale italiano. Quelle di Tenco sono suggestioni sottili, che sanno essere intimiste, ma anche capaci di innescare riflessioni su temi universali, e hanno saputo influenzare generazioni di musicisti.
Non stupisce allora che ancora oggi si rinnovino le biografie e le pubblicazioni sull’artista, sintomo di un interesse mai sopito per il suo modo di interpretare la musica, per le canzoni e per quella capacità di vivere l’esperienza artistica, al di fuori delle mode e delle convenzioni del mercato.
Ed è proprio in questo percorso di grande interesse per Luigi Tenco che si inserisce l’evento proposto da Assemblea Teatro, nel tentativo di celebrare con grande affetto gli atipici percorsi della produzione musicale di un “piemontese a Genova”.
Poco importa quanto breve sia stata la sua presenza sulla scena. La qualità della sua opera, la bellezza e la sensibilità dei brani e la longevità delle sue canzoni, tracciano un percorso che non si interrompe ma sa anzi rinnovare il suo fascino, tra le suggestioni leggere e sottili di una produzione musicale singolare nella storia della nostra canzone.