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ti ricorderai di ... Luciano Luisi
Tu ricordavi con nostalgia le immagini che ti passarono accanto senza lasciare altra traccia che il loro triste ricordo e le evocavi. Nei tuoi versi, pallidi di luna, sembravi narrare alle stelle le tue storie. Fragili come il petalo di un fiore. Profonde come l'abisso del mare. Lontane come un regno inaccessibile. Vicine come il battito del cuore. Quanto più silenzio c'era in te, tanto più ti avvicinavi al Volto ignoto. Nella tua musica sentivi il suo sorriso. Quello che fugacemente si mostrò per ridarti nella solitudine la direzione del tuo vero cammino. |
Amore. Questa parola magica tu la sentivi sbocciare nel silenzio. Sentivi che il frastuono del mondo sapeva soltanto distruggerla. Silenziosamente, sul tuo vascello di sogno, partivi tra scenari incantati. A volte ti fermavi per un istante a ricordare un amore segreto. Forse perché la sera dolcissima, nel suo mistero velato di solitudine, rievocava quello spazio profondo nel quale vivesti i tuoi giorni più belli. Quelli che schiusero le tinte indefinibili di un amore lontano. |
L'Angelo smarrito non poteva essersi perduto per sempre. Ogni volta che finiva un sogno ne ricreava un altro per non farti dimenticare il suono di una musica lontana. Nella luce incantata dei tuoi sogni tu continuavi a cercare l'Angelo smarrito. Ad attenderlo. Ma quando ti sembrò di essere alle soglie di un amore capace di vivere in questo mondo, forse guardando te stesso ti sembrò di non essere ancora pronto. La favola che stava per diventare realtà si ritirò nelle pagine celate nell'abisso dell'ignoto. |
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