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Da
"La Riviera", 04 aprile 2003
UN
GIALLO MAI CHIARITO
“MI DISSE CHE LO ASPETTAVANO SOTTO IL SAVOY. AVEVA TANTI DEBITI”
“Tenco
era braccato dai marsigliesi”
L'ex
consigliere comunale Mascia rivela, dopo 20 anni le confidenze di Ravera
ROMANO
LUPI
SANREMO
- Come morì Luigi Tenco? Fu omicidio o suicidio? A trentasei anni dalla morte
la magistratura sanremese sta valutando l'ipotesi di riaprire un fascicolo per
far luce su questa misteriosa vicenda. Alle versioni ipotizzate dagli inquirenti
se ne aggiunge una che, a vent'anni di distanza, riemerge dalle ombre del
passato: quella di Gianmario Mascia, ex segretario del Pci di Sanremo dal '67 al
'75, tre volte consigliere comunale dal '70 all"84 e membro della
Commissione Festival dal 1972 al 1983 ha una verità tutta sua da raccontare sul
"caso Tenco". Una verità che non coincide con quelle fino ad ora
raccontate al grande pubblico. Una verità che sembra tratta dalla sceneggiatura
di un film, un film giallo. Il colore del quale si tinge "il caso Tenco",
un colore che poterebbe benissimo entrare a far parte dei casi di "Blu
notte", la serie tv di Rai3 condotta da Carlo Lucarelli che tratta i
"misteri d'Italia".
In
un'altra trasmissione di Rai tre, "Enigma", lo scorso 14 marzo sono
state ricostruite quattro ipotesi rispetto alla morte di Luigi Tenco:
l'omicidio, il suicidio per delusione d'amore, il suicidio per incidente e il
suicidio per la delusione dell'esclusione dalla fase finale del Festival.
Quale
di queste ipotesi sente di confermare in base a quello che sa?
“Non
mi sento di confermare nessuna di queste quattro”.
E
allora qual è la verità che conosce?
“Nel
febbraio del 1983, durante un pranzo con Gianni Ravera al ristorante dell'Hotel
Mediterraneé di Sanremo, non ricordo come venne fuori il discorso, ma parlammo
di Tenco. Io, amico di Ravera e ammiratore del cantante, sapendo che lui era
stato il patron dell'edizione del 67, gli chiesi per curiosità la sua versione
su quella morte misteriosa”.
E
cosa le disse Ravera?
“Ravera
sosteneva che Luigi Tenco facesse uso di sostanze stupefacenti per aiutarsi a
sostenere l'impatto con il pubblico. In seguito a questo aveva contratto una
situazione debitoria abbastanza pesante con un gruppo di malavitosi di
Marsiglia, che Ravera non mi definì. Tenco, sempre secondo Ravera, sperava in
un successo della sua canzone e che questa riuscisse a passare la fase
eliminatoria. In questo caso avrebbe chiesto un anticipo, non so a chi, sui
futuri incassi della vendita del disco. Il passaggio in finale, come tutti
sanno, non avvenne e Tenco era disperato per questa situazione, sapendo che
quelle persone, quella sera, erano a Sanremo per incassare il loro credito.
Ravera mi disse che quelle persone, quei marsigliesi, erano sotto il Savoy ad
aspettarlo. Di qui la determinazione di compiere il gesto estremo consumato tra
la delusione e il timore di non poter far fronte ai suoi impegni”.
Qualcun
altro confermò in seguito questa ricostruzione?
“Questa
versione mi venne confermata da una persona che conobbi occasionalmente negli
anni '90, alla quale rivolsi alcune domande per verificare l'autenticità di
quanto mi aveva riferito Ravera”.
Di
chi si trattava?
“Si
trattava di un cantante famoso italo-francese, di nome Claude, anche lui di
Marsiglia che, alla fine degli anni '50, con il nome d'arte di Rick Ventura,
ebbe un certo successo con la canzone Kriminal tango. Per quanto fossero passati
molti anni, Claude, mi confermò la versione di Ravera”.
Tenco
lasciò due lettere una al suo pubblico e una alla sua fidanzata Valerla.
Nessuno dei due le rivelò qualche retroscena su queste lettere?
“No,
anzi, non ne sapevano niente".
A
chi chiese l'anticipo dei soldi Tenco?
"Non
lo so. Né Ravera, né Claude me lo specificarono".
Come
prese questa versione dei fatti?
"La
presi con una certa superficialità, dato che le versioni erano tante. Tuttavia,
a distanza di anni e riflettendoci sopra, perdurando il mistero sulla morte di
Tenco la posso ritenere attendibile".
Cosa
spinse Tenco a uccidersi? La delusione? I debiti o le pressioni di certe
persone?
Il
mistero sulla morte di Tenco si fa ancora più fitto alla luce di questa nuova
versione dei retroscena che precedettero la morte del cantante. Una versione
che, se confermata, aprirebbe uno scenario inquietante.
Uno
scenario che pochi avrebbero ipotizzato. Uno scenario fatto di misteri che
avvolgono una vicenda che molti credevano definitivamente chiusa.
Chi
promise i soldi a Tenco? A chi doveva restituire i soldi Tenco?, Quali
conseguenze temeva l'artista? Resta il fatto che, a distanza di cosi tanto
tempo, la soluzione del caso appare quasi impossibile, per la mancanza di prove
certe e per il fatto che le persone che potrebbero confermare questa nuova
versione o aggiungere elementi all'indagine, sono quasi tutte morte...
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