torna a:      il mio regno       La mia pagina su L.Tenco                

vai a:   la stampa     discografia        juke-box      spartiti   e-mail

 

e se ci diranno (forum)...

torna all'edicola l'edicola l'edicola l'edicola l'edicola

 

Tenco: la procura riapre l'inchiesta -da "Il Nuovo" del 21/3/2003

A trentasei anni dalla morte del cantautore il procuratore di Sanremo torna a raccogliere gli atti, per riaprire le indagini e procedere per omicidio, dando nuova vita a sospetti mai sopiti.

GENOVA - Sono passati 36 anni dal quel 27 gennaio del '67 nel quale Luigi Tenco venne trovato morto nella propria stanza d'albergo, all'hotel Savoy di Sanremo. Trentasei anni, nei quali l'ipotesi del suicidio, con cui il caso fu archiviato poco dopo il ritrovamento del cadavere, non ha mai convinto del tutto.

Ora, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano genovese Il Secolo XIX, quell'inchiesta sta per riaprirsi, e proprio con il capo d'imputazione che, in tanti, da anni, sussurrano a mezza voce: omicidio.

A raccogliere i fascicoli sul caso è il procuratore della Repubblica di Sanremo Mariano Gagliano, che ha dato ufficialmente ordine ai carabinieri di rimettere insieme tutti gli atti dell'inchiesta. Documenti, finora, non raccolti in un unico fascicolo: in parte infatti, sarebbero conservati presso il commissariato della Città dei Fiori, in parte negli armadi della questura di Imperia, il capoluogo di provincia.

Presso gli archivi della Rai, invece, gli uomini dell'Arma, hanno già sequestrato due videocassette, di un programma televisivo trasmesso di recente, che tornava ad elencare i tanti dubbi ancora aperti su quella morte. Gli stessi giornalisti che hanno curato il programma,d 'altronde, hanno anche presentato un esposto alla procura di Sanremo: all'interno 18 interrogativi nei quali si sarebbero imbattutti durante la realizzazione dell'inchiesta, e che non hanno trovato risposte.

Luigi Tenco, cantautore raffinato e intimistico, in un'epoca nella quale il grande pubblico si divideva tra i motivetti sanremesi e la canzone "politicamente impegnata", secondo la versione ufficiale si sarebbe ucciso nella propria stanza d'albergo al termine di una serata del Festival nella quale la sua canzone, "Ciao amore ciao", venne eliminato dalla giuria. 

Subito, anche grazie alla fama che il cantante si era fatto per l'abuso di alcool e psicofarmaci, si pensò al suicidio. In molti sollevarono dubbi sulla vicenda, ma la procura chiuse il caso in fretta, archiviando le carte. Quei fascicoli avrebbero dovuto essere distrutti dopo cinque anni. Eppure, forse proprio i dubbi che ne avevano accompagnato la stesura, fecero sì che  vi si apponesse la dicitura di "atto perenne" perché fossero conservati in futuro.

Ora, trentasei anni dopo, un procuratore della Repubblica è determinato a far nuovamente luce sulla vicenda. E già tornano a emergere i dubbi di allora: la pistola di Tenco, ad esempio, che secondo gli esperti non avrebbe sparato. 

E qualcuno già parla di nuovi esperimenti balistici, che potrebbero togliere dubbi sulla dinamica del presunto suicidio. E trasformarlo, se saranno confermati sospetti in grado di rimanere in vita per ben 7 lustri, in un, forse ancora più misterioso,  caso di omicidio.

 

Copyright © 2003 ilmioregno.it All rights reserved. Credits