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SanremoAlla fine ha
avuto ragione il procuratore Gagliano a insistere sulla
figura di Carmelo "Lino" Ligato, l'ex proprietario del
Pipistrello, storico locale di jazz e musica d'avanguardia
ormai chiuso da diversi anni. Ligato, infatti, era il
misterioso personaggio che - secondo gli investigatori -
conservava il bossolo del proiettile che nel 1967 uccise
Luigi Tenco. Dopo un primo interrogatorio, subito dopo la
riesumazione della salma del cantautore genovese, Ligato
aveva negato di essere ancora in possesso di quel prezioso
reperto. Ma martedì mattina ha avuto un ripensamento: ha
telefonato alla squadra mobile dicendo di averlo casualmente
ritrovato. Il bossolo è stato quindi inviato all'Ert della
polizia di Roma che procederà alla comparazione balistica
con la pistola. Se l'esito sarà favorevole, il caso Tenco si
potrà dire definitivamente chiuso.
Sessant'anni, grande appassionato di musica e teatro, Lino
Ligato era titolare del Pipistrello, punto di riferimento
per poeti, attori e musicisti. Ed è tra gli amici che
frequentavano il Pipistrello che a metà degli anni '70 era
nata l'idea di fondare un club dedicato a Tenco. Forse anche
per questo quel bossolo, nel '68 bandito ad un asta
giudiziaria insieme ad altri reperti dell'inchiesta sulla
morte del cantautore, era finito nella scatola dei ricordi
di Ligato. Nessun occultamento può essere contestato a Lino.
Più semplicemente, lo conservava tra i piccoli oggetti della
sua vita, ignorando che a distanza di quarant'anni sarebbe
diventato un elemento di prova.
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