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Finalmente si farà un film su Tenco
- tratto da "il tempo" -
Finalmente si farà il film su Tenco |
di
LUCIANA VECCHIOLI IN TANTI, registi ed autori anche noti, hanno tentarlo di farlo, ma un film sulla vita e tragica morte di Luigi Tenco (nella foto) fino ad oggi nessuno era riuscito a portarlo a termine, fermandosi spesso davanti alla stesura della sceneggiatura. A provarci questa volta sarà il giovane regista Pier Paolo Prigione, 29 anni, originario di Alessandria, uscito dalla Scuola del Cinema di Milano e di fatto al suo primo lungometraggio. «A maggio del prossimo anno partiranno le riprese» annuncia il produttore Francesco Montini della Movie Factory. Il film, che si intitolarà «Quello che vedo», verrà girato in esterni tra Sanremo e Genova, mentre gli interni saranno ambientati a Cinecittà. «Non sarà un film-inchiesta - tiene subito a precisare Prigione che ha scritto la sceneggiatura con Marco Buttazzi, un giornalista che si è occupato a lungo del suicidio del cantuatore genovese - fondamentalmente a noi interessa narrare la vita ed i valori morali di un grande uomo quale Tenco è stato». Prigione, lei non ha ancora trent'anni e per ovvi motivi non ha vissuto quel periodo. Eppure dalla sua sceneggiatura sembra emergere amore per questo personaggio che pochi hanno dimenticato. «Ho scoperto le sue canzoni solo qualche anno fa e devo dire che lui già nel '62 scriveva canzoni di protesta, quando ancora i vari De Andrè o Guccini ancora non c'erano. Sono due anni che lavoro alla sua storia. Ho incontrato più volte la sua famiglia che mi ha messo a disposizione tutto il materiale fotografico e giornalistico accumulato nel tempo. Al soggetto ha collaborato anche Aldo Fegatelli Colonna che ha scritto per la Mondadori "Luigi Tenco vita breve e morte di un genio musicale", dal quale emergono elementi inquitanti sul suo decesso». Dalle vostre ricerche sono venuti fuori elementi nuovi su quello che è accaduto la notte tra il 26 e 27 gennaio del 1967 nella stanza 216 del Savoy Hotel di Sanremo? «Posso affermare che la sceneggiatura contiene fatti inediti che nessuno ha mai citato. Che confermano l'ipotesi che qualcuno potrebbe aver ucciso l’artista». Una tesi non nuovissima, però. «Certo, ma a differenza di altri che hanno cercato di capire se si fosse trattato o meno di un assassinio, io sono partito da chi avrebbe potuto avere tutto l'interesse affinchè lui sparisse. E devo dire che sono uscite cose interessanti». |
venerdì 6 dicembre 2002 |
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